martedì 3 aprile 2018

"Il sole a mezzanotte" - Trama e recensione

Recensione de "Il sole a mezzanotte".
Sono due anni che non scrivo più una recensione, quindi, potrei essere un po' arrugginita, ma tentar non nuoce, no?
Iniziamo dal principio, ho visto il film de "Il sole a mezzanotte" prima di leggere il libro ed al cinema ho lasciato metà dei miei liquidi corporei, (si, ho pianto proprio tanto).
I due protagonisti: Katie e Charlie interpretati da Bella Thorne e Patrick Schwarzenegger (nome impossibile), mi hanno piacevolmente stupito, non ho mai amato particolarmente le capacità attoriali di Bella, trovandola spesso scontata. Stavolta, invece, mi ha stupita in positivo, è riuscita ad interpretare tutte le emozioni che provava il personaggio, il passaggio dalla pura felicità al terrore in un istante. Patrick dal canto suo, non ha nulla da invidiare a Bella, nello schermo questi due attori insieme, spaccano.
Trama e commento:
Prima di continuare con la recensione vorrei tornare un attimo indietro e parlarvi della trama di questo libro-film.
Katie soffre di una malattia chiamata XP, Xeroderma pigmentoso, una malattia degenerativa che si scopre, solitamente, quando si è ancora molto piccoli e resta in stato di regressione fino a che un evento scatenante non la fa uscire allo scoperto. In sé la malattia non le permette di stare alla luce del sole.
Katie scopre di avere questa malattia in prima elementare e così è costretta a lasciare la scuola ed a continuarla a casa, con suo padre che le fa da insegnante, è obbligata a stare dentro casa di giorno ed uscire solo la notte, quando suo padre glielo permette.
Da quando è piccola Katie guarda un ragazzo dalla sua finestra, il suo nome è Charlie e nel libro lei lo descrive così:
"E' altro e magro, con bellissimi capelli lisci e uno sguardo che scioglierebbe un iceberg più in fretta del riscaldamento globale". 
Pur essendo molto malata è una ragazza determinata e piena di passioni, una in particolare verso la chitarra, scrive delle canzoni e suo padre decide di regalargli la chitarra della madre, per il diploma. (La madre di Katie è morta quando lei era molto piccola.)
Katie è convinta che non conoscerà mai quel ragazzo con gli occhi dolci, ma un giorno succede, alla stazione lei va per suonare la chitarra ed i due si incontrano e Katie è talmente imbranata che: 

<<Come mai tutta questa fretta?>>,  
<<Mmm... il mio gatto.>>  
<<Il tuo gatto?>>,    
<<Sì. È morto.>>
<<Allora che fretta c'è?>>,   

<<Devo organizzare il funerale.>> 



Ed è convinta che non vedrà mai più quel ragazzo, motivo per cui si confida con la sua migliore amica, Morgan, dicendole il misfatto accaduto. La ragazza dimentica il quaderno con i testi alla stazione e chiede all'amica di recuperarlo ma Morgan ha un'idea migliore.
Si viene a creare il secondo incontro con il ragazzo dove lui le chiede di uscire.
Questa è una delle loro interazioni che preferisco in assoluto.
Credo che la dolcezza di lui e il suo modo di porsi nei suoi confronti siano di una bellezza sconcertante.

E da lì che Katie inizia a scoprire il mondo, mettendo da parte tutto quello che è stata in passato decide di essere una Katie nuova, una ragazza che non si lascia sconfiggere dalla malattia ma che crede di poter comunque vivere una vita normale.
Charlie le da un motivo per sperare in una relazione amorosa seria e le fa conoscere un mondo che ha infinite possibilità, l'unico problema è che Charlie non sa ancora dell'XP.

C'è una frase del film che mi ha colpito tantissimo, Katie dice:
"Glielo dirò, soltanto che vorrei essere per qualche giorno una persona normale e non solo una malattia." 
Lei è consapevole della sua condizione ma continua a non lasciarsi scoraggiare da essa e pensa di essere abbastanza grande da riuscire a gestire questa situazione che rappresenta la sua vita.


 Il ragazzo le chiede un uscita ufficiale ed è qui che inizia la fine di tutto quanto, inizialmente è bellissimo, Charlie le fa fare un giro in treno, le fa assaggiare il Cinese che le piace tanto e poi la porta ad un concerto. Il primo concerto in assoluto di Katie.
Dopo il concerto le chiede di cantare e suonare per lui, riprendendola con il cellulare.
Katie è restia, ma alla fine accetta ed in quei pochi istanti si rende conto di quanto vuole lasciare un segno nel mondo attraverso la sua musica prima che la malattia la spazzi via.
Qui c'è un'altra delle frasi che preferisco del libro, poi ripresa nei film, che dice:
"Possiamo essere arrivati fino a qua senza che tu suona quella chitarra e tornare a casa, oppure possiamo continuare la serata più bella della nostra vita." 
E ricordate bene questa frase perché sarà esattamente la stessa che poi Katie utilizzerà per concinvere il ragazzo a nuotare, Charlie aveva vinto una borsa di studio come nuotatore, dopo un brutto incidente gliel'hanno tolta ma ha ancora una possibilità. Katie vuole convincerlo ad entrare in acqua, perciò gli dice:
"Possiamo essere arrivati fino a qua senza che tu faccia un bagno e tornare indietro, oppure possiamo continuare la serata più bella della nostra vita."
E così che Charlie ritorna a nuotare. 














La tragedia non tarda molto ad arrivare e Charlie dice una frase che Katie non vorrebbe mai sentire in tutta la sua vita.
"Sei pronta? Stai per vedere l'alba più bella della tua vita."
Così, dall'estrema felicità passiamo alla pura angoscia, l'orologio di Katie si era bloccato alle  2, il telefono era in silenzioso e lei non si è accorta del tempo che scorreva, la ragazza scappa, sperando di essere più veloce del sorgere del sole, ma ben poco può contro quel grande tiranno.
Un raggio del sole la sfiora, è solo un attimo, poi Katie entra in casa.
Il padre e Morgan la raggiungono ed è lì che Morgan scopre che Charlie non sa dell'XP, cosa che invece Katie aveva assicurato, aveva detto a suo padre e alla sua migliore amica che Charlie sapeva.
Charlie, confuso, si ritrova sbattuto fuori dalla porta di casa senza sapere più nulla di quella che è la sua ragazza.

La dottoressa, dopo averla visitata dice a Katie di fare attenzione ad alcuni sintomi, se li nota vuol dire che la malattia si è manifestata, tremori, indebolimento dei muscoli, ed è proprio ciò che succede alla ragazza, si sta pian piano deteriorando.

Decide di non vedere più Charlie,per non farlo soffrire ulteriormente ma la sua tattica dura ben poco, alla fine il padre lo invita ed i due tornano insieme.
Ho difficoltà a scrivere l'ultima parte del libro, per gli ultimi capitoli non ho fatto altro che piangere, questo libro, questo film, mi è entrato talmente dentro in quelle 205 pagine che è stato difficile lasciarlo andare.
Credo che la cosa migliore sia stata la fine che viene data a Katie, il suo viso illuminato dal sole quando sale sulla barca, è così che la ricorderemo per sempre, sia nel film che nel libro. E' un immagine che rimarrà impressa nella mia mente per lungo tempo.


Infine, 
lo consiglio a chiunque abbia voglia di buttarsi su una lettura leggera ma piena di significato. Ho amato ogni singola pagina, l'ho letto tutto in due giorni e finirlo mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, avrei voluto più pagine per Katie e Charlie. 
Ho trovato molte somiglianze tra il film ed il libro, cosa che non capita spesso, solitamente sono molto delusa dalle pellicole cinematografiche, i libri sono molto più carichi di dettagli, stavolta invece sono riusciti a far entrate tutte le parti più importanti ed a creare una pellicola che ha fatto piangere milioni di persone. 

⇒ Il mio voto al libro: 5 / 5 
⇒ Il mio voto al film: 5 / 5 

E voi che ne pensate?








 
 
 
 

venerdì 27 novembre 2015

–Margherita Dolcevita.

Il primo libro di cui vi parlerò è il libro che ho finito di leggere proprio in questo istante.
Si chiama "Margherita Dolcevita" ed è stato scritto da Stefano Benni, un'autore che scrive di libri particolari, diversi dal solito, un po' com'è questo. Me l'ha consigliato e comprato un amico.
<<Mio nonno mi chiama Margheritina. Ma quando sono allegra mi chiama Margherita Dolcevita>>
Ecco da dove nasce il titolo del libro. Dal nonno di lei, anche chiamato Nonno Socrate. Perché? Beh leggete il libro e lo scoprirete.
Margherita è una ragazzina in cui molte potrebbero raffigurarsi, io stessa mi ci sarei raffigurata quando ero più piccola. Ha 14 anni, è bionda, un po' grassottella e ha una fantasia strabiliante. Niente di paragonabile a tutti gli altri ragazzi della sua età. Abita in una casa in campagna dove ancora la modernità non aveva fatto il suo corso. Margherita è una ragazza semplice, le piace la natura, passare il tempo con la sua famiglia, andare in giro a scoprire un mondo che non conosce e come un po' tutte quante le ragazze le piacerebbe scoprire qualcosa di più sulla sfera "intima", insomma una ragazza curiosa in tutti i sensi.
La sua tranquilla vita all'improvviso viene sconvolta dalla costruzione di uno strano cubo nero, i vicini. La famiglia inizialmente è sconvolta da questo cambiamento, i vicini si chiamano "Del Bene" e ben presto iniziano a farsi conoscere, sono delle persone benestanti, con una grande casa, sembrano il ritratto della famiglia perfetta ma come tutte le famiglie perfette nascondono un segreto. Subito la famiglia di Margherita si sente attratta da tutto quel lusso e decidono di inviarli a cena.
"-E' un Beagle retriver?
-No- ho risposto io - è un Postal Market." 
I vicini credono di sapere tutto quanto, ma Margherita riesce sempre a metterli in difficoltà o a prenderli in giro. Lei è refrattaria al cambiamento, sa che è sbagliato quello che sta succedendo.
Ma c'è una cosa che apprezza decisamente dei nuovi vicini, il figlio, Angelo. Esattamente come lei e conosce perfino la bambina di polvere.
Oh chi è la bambina di polvere? E' l'angelo custode di Margherita! Una bambina che si dice sia rimasta rinchiusa sotto le macerie dopo l'esplosione di una guerra e la bambina cantava per farsi trovare ma non l'hanno mai ritrovata.
E Angelo ha cantato la filastrocca della bambina di polvere, (Parole sue, non mie, perché porta sfortuna, dirla) :
"Tu in pace io in guerra E' ora di cambiare. Tu vieni sottoterra E io fuori a giocare." 
 Angelo, questo bellissimo ragazzo, di cui Margherita è perdutamente innamorata è considerato dai genitori un tipo strano e molto spesso lo tengono in clinica. Ma Margherita è convinta che Angelo, be', in realtà sia un angelo o un vampiro. Molto spesso si ripete questa frase:

"Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre". 
E' così è, la vita di Margherita diventa decisamente difficile, la madre e il padre sono assoggettati ai signori Del bene, il fratello di Margherita, Giacinto è totalmente perso della figlia dei vicini, Labella (Chiamata così da Margherita) e Eraclito il fratello più piccolo è un malato di videogames che alla fine capirà di dover dare una mano a Margherita se vogliono riuscire a capire il gioco dei vicini! E non dimentichiamo di Pisolo! Il cane di Margherita, fedele compagno.

Un capannone alla quale inizia a lavorare il padre, Giacinto che lo aiuta, Angelo che improvvisamente scompare, Pisolo che fa esattamente la stessa cosa. Costa sta succedendo? Il finale sarà sorprendente in questo libro così strano e pieno di spunti.
Ve lo consiglio.
Buona lettura!

 
 
 

Perché nasce il blog?

Sono al corrente che esistono moltissimi blog che parlano di libri, blog molto più grandi, articolati e pieni di post, ma non mi sono voluta lasciare scoraggiare e ho deciso di provare anche io ad avere un mio blog.
Parto dal presupposto che io sono un'amante dei libri. Fantasy soprattutto, anche se cerco di leggere un po' di tutto. Amo anche scrivere, cosa che viene del tutto naturale dopo che si legge così tanto. Infatti oltre che scrivere, recensire e magari dialogare insieme dei libri certe volte mi piacerebbe inserire qualcosa scritto da me. Per capire cosa voi ne pensate.
So che al momento parlo ad un pubblico assente, ma spero che con il tempo questo blog possa crescere e che i miei scritti, le mie idee, le mie recensioni sui libri alla fine siano utili per voi.
Detto questo, io seguo un po' tutte le saghe fandom. A partire da Divergent fino ad arrivare al diario del vampiro, quindi scriverò un po' di tutto. 

Vi auguro buon proseguimento e spero che il blog possa essere di vostro gradimento. (toh la rima).